Badanti ai tempi del COVID19
Badanti, colf e babysitter sono sempre stati esclusi dall’utilizzo degli ammortizzatori sociali come cassa integrazione o fondi di integrazione. Questa condizione è ancora più pesante ai tempi del Coronavirus. Molte famiglie, infatti, devono decidere se proseguire con i rapporti di lavoro domestico già attivi o, per prudenza, interrompere i contratti già instaurati.
Ma quali alternative ci sono per le famiglie?
Cerchiamo di scoprirlo insieme.
Quali sono le alternative?
Ferie
QUANTE SE NE MATURANO?
Il lavoratore matura circa due giorni di ferie per ogni mese in cui lavora più di 15 giorni.
Alla fine di un anno lavorato avrà maturato un intero mese di ferie.
Le ferie possono anche essere anticipate: significa, quindi, che la lavoratrice domestica -superato questo momento di crisi- dovrà lavorare per rimaturare le sue ferie.
Permesso non retribuito
Datore di lavoro e lavoratore possono decidere, di comune accordo, di sospendere il contratto sfruttando i permessi non retribuiti.
In questo periodo il lavoratore non maturerà nè stipendio, nè contributi, nè ferie, nè ratei di tredicesima o TFR.
A tutti gli effetti il contratto sarà in stand-by e, nel momento in cui si riprenderà a lavorare, tutto ricomincerà da dove si era lasciato.
Ci sono delle limitazioni temporanee da rispettare però, chiamateci per saperne di più.
Cessazione Contrattuale
Il datore di lavoro può scegliere di chiudere il contratto rispettando, naturalmente, i periodi di preavviso da conferire al lavoratore. Tale periodo di preavviso può anche essere retribuito senza che sia lavorato.
Il datore di lavoro può scegliere di chiudere il contratto rispettando, naturalmente, i periodi di preavviso da conferire al lavoratore. Tale periodo di preavviso può anche essere retribuito senza che sia lavorato.