Comunicazioni di anomalie nei redditi – Comunicazione Agenzia delle Entrate Compliance Anomalie redditi passati

Hai ricevuto una comunicazione dall’Agenzia delle Entrate riguardante anomalie nelle dichiarazioni dei redditi degli anni passati?

Avvisi bonari e comunicazioni di compliance per la correzione delle tue dichiarazioni dei redditi degli anni passati, tramite facilitazioni nel versamento e il calcolo del ravvedimento operoso.

L’Agenzia delle Entrate invia ai contribuenti delle comunicazioni che segnalano anomalie nelle loro dichiarazioni dei redditi passati. L’obiettivo è di permettere ai contribuenti di regolarizzare la propria posizione versando una sanzione ridotta, evitando l’avvio di un accertamento.

Richiedi la nostra assistenza e risolverai il problema.
Chiedi tempestivamente il nostro supporto per verificare se l’anomalia riscontrata è corretta o per integrare la tua dichiarazione.
Se hai ricevuto l’avviso, è importante adeguarsi entro il termine comunicato per evitare che si trasformi in un avviso di accertamento

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Comunicazione di Compliance inviata dall’Agenzia delle Entrate.

Queste comunicazioni sono considerate “Bonarie”, poiché offrono ai contribuenti la possibilità di regolarizzare la loro posizione versando una sanzione ridotta, evitando così l’avvio di un accertamento fiscale più formale. 

Queste comunicazioni sono considerate “Bonarie”, perché l’Agenzia delle Entrate offre la possibilità al contribuente di regolarizzare la dichiarazione dei redditi incriminata con una sanzione ridotta, versata tramite ravvedimento operoso dell’imposta dovuta. In passato, errori o dimenticanze avrebbero fatto partire direttamente un avviso di accertamento. Con l’attuale impostazione dei controlli, invece, vengono prima sottoposti all’attenzione del contribuente, che ha l’opportunità di correggerli integrando la propria dichiarazione dei redditi.

Fac-simile della Comunicazione

L’Agenzia delle Entrate invia ai contribuenti delle lettere segnalando anomalie trovate nelle loro dichiarazioni dei redditi, riguardanti omissioni o infedeltà riscontrate confrontando i dati dichiarati con quelli disponibili nelle banche dati dell’Agenzia. Prima di notificare un avviso di accertamento, il destinatario della comunicazione può regolarizzare l’errore o l’omissione attraverso il ravvedimento operoso.

Cosa fare se si riceve una comunicazione:

• Leggere attentamente la comunicazione per capire quali sono le anomalie contestate.
• Se si concorda con le anomalie, si può regolarizzare la propria posizione versando l’importo dovuto, gli interessi e la sanzione ridotta, utilizzando il ravvedimento operoso.
• Se si ritiene che le anomalie siano errate, si può inviare una risposta all’Agenzia delle Entrate fornendo le proprie spiegazioni e i documenti a supporto.
• Se si hanno dubbi o necessita di assistenza, contattaci subito.
  
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Come comportarsi con l’Agenzia delle Entrate ?

Come comportarsi con l’Agenzia delle Entrate:
Se hai ricevuto un avviso del genere, significa che l’Agenzia delle Entrate ha individuato anomalie nella tua dichiarazione dei redditi degli anni passati, come per esempio per il periodo 2019-2022.

Tieni presente che gli errori o le dimenticanze riscontrate in passato, che avrebbero portato all’invio diretto di un avviso di accertamento, vengono ora sottoposti prima alla tua attenzione. Avrai l’opportunità di correggerli integrando la dichiarazione dei redditi.

Per regolarizzare la tua posizione, compila un modello di dichiarazione integrativa/correttiva disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate e presentalo entro 60 giorni dalla ricezione della comunicazione.

Se hai bisogno di ulteriori informazioni o assistenza, non esitare a contattarci.

E a questo punto interveniamo Noi.

Come regolarizzare la propria posizione:

• Per regolarizzare la propria posizione, è necessario compilare un modello di dichiarazione integrativa/correttiva.
• Il modello è disponibile online sul sito dell’Agenzia delle Entrate.
• È possibile presentare la dichiarazione integrativa/correttiva in via telematica, tramite il servizio Entratel, oppure consegnandola a mano presso un ufficio dell’Agenzia delle Entrate.

Quali “errori” fanno scattare l’avviso del Fisco  ?

A rientrare in questa tornata di comunicazioni sono anomalie relative ad alcuni redditi, che, dai dati in possesso dell’Agenzia, risulterebbero non dichiarati, in tutto o in parte, nella dichiarazione modello Unico o 730 presentata nel 2014 e non avrebbero quindi concorso alla formazione dell’imponibile.

Di seguito il dettaglio.

• Redditi che non risultano dichiarati , assenza di presentazione di tutti i modelli CU.
  Probabilmente non sono stati dichiarati tutti i lavori che hai svolto o non è stata dichiarata la disoccupazione NASPI.
• Redditi di lavoro dipendente e assimilati non presentato dal sostituto d’imposta
• Assegni periodici corrisposti dall’ex coniuge Modello 730 o Modello Unico presentato dall’ex coniuge
• Redditi di partecipazione in società di persone, in società a responsabilità limitata a ristretta base proprietaria che hanno optato per il regime della trasparenza Modello Unico Società di Persone o Modello Unico Società di Capitali presentato dalla società
• Redditi di capitale relativi a utili corrisposti da società di capitale o enti commerciali Modello 770 presentato dalla società
• Redditi di lavoro autonomo non derivante da attività professionale e alcune tipologie di redditi diversi Modello 770 presentato dal sostituto d’imposta
• Redditi di impresa derivanti da plusvalenze e/o sopravvenienze attive (rata annuale) Opzione per la rateizzazione espressa dal contribuente nel Modello Unico PF

Le comunicazioni sono destinate a contribuenti persone fisiche che:

risultano aver percepito e non dichiarato (o dichiarato solo in parte) per l’anno d’imposta  una delle seguenti categorie di redditi:

• Redditi da fabbricati derivanti da contratti di locazione di immobili (compresi quelli che hanno optato per la cedolare secca)
• Redditi di lavoro dipendente o pensione
• Assegni periodici corrisposti al coniuge o ex coniuge, a seguito di separazione o divorzio
  Redditi di partecipazione in società, associazioni fra artisti e professionisti, imprese familiari, aziende coniugali
• Redditi di capitale relativi agli utili e altri proventi equiparati corrisposti da società di capitale o enti commerciali
• Altri redditi (redditi di lavoro autonomo non derivanti da attività professionali, redditi diversi)
• Redditi d’impresa derivanti da plusvalenze e sopravvenienze attive
• Redditi di lavoro autonomo derivanti dall’esercizio di arte o professione abituale.

Scadenze:

• La scadenza per regolarizzare la propria posizione è di 60 giorni dalla data di ricevimento della comunicazione.
• In caso di mancata regolarizzazione entro la scadenza, l’Agenzia delle Entrate può avviare un accertamento con il rischio di dover pagare sanzioni più elevate.

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Il modello Redditi Persone fisiche per correggere le dichiarazioni già presentate, è disponibile online. Richiedi la pratica on line senza il codice Pin o Spid, con la nostra assistenza:

Modello Unico integrativo/correttivo senza venire allo sportello:

Per correggere dichiarazioni dei redditi già presentate. (Correzione spontanea o comunicazione ricevuta dall’ dell’Agenzia delle Entrate) da casa senza venire allo sportello.